26 ottobre 2011

Il Consigliere Nalin sulla presidenza di AS2: perchè introdurre una indennità che nessuno ha chiesto?

MOZIONE SULLA INDENNITA’ PER LA CARICA DI PRESIDENTE DI AS2
Nelle scorse settimane abbiamo appreso dalla stampa delle vicissitudini che hanno accompagnato la nomina del nuovo CdA e del Presidente di AS2 fino alla autorevole presa di posizione, per altro di dubbia correttezza istituzionale circa il rispetto delle norme che regolano le strutture societarie, da parte del Sindaco di Rovigo che chiedeva esplicitamente le dimissioni del neo eletto Presidente di quella Società, rivendicando per questa Amministrazione comunale il diritto di indicare chi avrebbe dovuto assumere quella carica.
Come sono andate le cose abbiamo appreso tutti tramite la stampa, anche se rimane il dubbio circa i dichiarati accordi intercorsi tra questa Amministrazione e quella di Occhiobello, da Lei citati in alcune interviste rilasciate ai quotidiani, e che non sarebbe male fossero esplicitati a questo Consiglio circa la natura e le ricadute a vantaggio di questa comunità che Lei amministra.
Ora siamo giunti alla definitiva composizione della vicenda con la nomina del nuovo Presidente di AS2, che evidentemente risponde ai criteri da Lei fissati in termini di territorialità, competenza, professionalità ed esperienza e nulla hanno di risarcitorio per il sostegno elettorale alla Sua candidatura come alcuni in modo malevolo sostengono.
Nei giorni scorsi, sempre a mezzo stampa, ho appreso che il rinnovato accordo tra i rappresentanti locali del PdL e della Lega prevede, tra le altre cose, la razionalizzazione degli Enti e delle Società pubbliche o di pubblica utilità come sarebbe meglio dire, con conseguente riduzione dei costi e tutto ciò a vantaggio dei cittadini ai quali si punta a ridurre le tariffe.
Contemporaneamente l’Assessore Zangirolami dichiarava perentoriamente e sempre alla stampa: “Si alla indennità per il Presidente di AS2”, pur precisando candidamente che però non era stata avanzata da nessuno richiesta in tal senso.
Allora mi domando e le chiedo in qualità di Sindaco di questa Amministrazione Comunale: per quale ragione l’Assessore Zangirolami propone di introdurre una indennità che nessuno ha chiesto, rischiando in tal modo perfino di recare offesa a chi è intenzionato ad offrire i suoi servigi e le sue competenze gratuitamente alla comunità rodigina?
E sempre in conseguenza delle posizioni espresse dai rappresentanti delle due principali forze politiche che sostengono la Sua maggioranza, circa la volontà di ridurre i costi della politica a vantaggio dei cittadini intervenendo sulle Società e sugli Enti partecipati, quale è il suo punto di vista e come pensa di rispondere a queste sollecitazioni rispetto a quanto dichiarato dall’Assessore Zangirolami senza rendere evidente questa stridente contraddizione?
Non avendo ottenuto risposte soddisfacenti da parte dell’Assessore Zangirolami, delegato dal Sindaco a rappresentarne le posizioni, l’interpellanza viene trasformata in mozione e si chiede per tanto al Consiglio di votare affinchè in AS2 non venga modificata la condizione in essere in materia di compensi e rimborsi per gli Amministratori della società, vincolando in tal senso Sindaco e Giunta.
Giovanni Nalin
Consigliere Sel Idv

16 ottobre 2011

Martedì 18 ottobre la mozione di Nalin sul trasporto pubblico urbano

Martedì prossimo 18 ottobre 2011 a Rovigo è previsto il Consiglio Comunale. Tra i molti punti all' ordine del giorno ci sarà anche la mozione sul trasporto pubblico urbano presentata dal nostro Consigliere  del gruppo Sel-IdV Giovanni Nalin.

Qui sotto il testo della mozione.

28 settembre 2011

Il Consigliere Nalin incontra la frazione di Sant'Apollinare

Sant’Apollinare, sabato 24 settembre, ha ricevuto la visita del consigliere di SEL/IDV Giovanni Nalin che accompagnato da una giornalista della Voce di Rovigo ha verificato alcune note criticità presenti nella frazione e segnalate più volte dai cittadini.

La prima tappa è stata in via Baracca dove ha incontrato alcune persone, tra cui l’ex consigliere comunale Cinzia Sivier, che hanno fatto presente la pericolosità di tutta la strada che da Sant’Apollinare conduce a Fenil del Turco a causa della carreggiata stretta e della velocità con cui viene spesso percorsa.

Nella parte dopo Ponte Canozio sul Canalbianco all’altezza di Via Fedeli la situazione è peggiorata dalla forma ellittica della curva a 180°.
Con l’asfalto anche lievemente bagnato i mezzi perdono aderenza e terminano la corsa nel campo a lato della strada o in casi disgraziati contro i mezzi provenienti dalla corsia opposta.Il consigliere si farà parte attiva in Consiglio Comunale per capire le soluzioni che l’Amministrazione Comunale intenda adottare.

La visita è proseguita presso l’Azienda Cerealicola Roana che ha sede in un’area densamente abitata.La Ditta crea, in base a quanto segnalato dai residenti, problemi di rumore anche notturno oltre che di emissioni dai silos di pula, residuo della trebbiatura dei cereali, che in certi periodi dell’anno ricoprono le superfici delle case, delle auto, dei marciapiedi, ecc….Anche in questo caso Nalin verificherà con gli uffici comunali competenti lo stato delle cose.

Infine l’incontro con Luciano Malin, primo firmatario di numerosi esposti a nome dei cittadini residenti nelle vicinanze del depuratore comunale. Malin ha dichiarato che molto è stato fatto per migliorare la situazione delle emissioni odorigene negli ultimi tempi, ma che tutt’ora - soprattutto nei mesi particolarmente caldi - la situazione diventa insopportabile per chi vive a poche centinaia di metri dal sito.

Il consigliere comunale è a disposizione dei cittadini di Rovigo che abbiano segnalazioni da sottoporre alla sua attenzione.

9 agosto 2011

As2, ingenuità o arroganza di Piva?

Quanto apparso stamane sulla stampa locale in merito alla rivendicazione del sindaco di Rovigo di avere la titolarità della proposta per la presidenza di As2, rappresenta l’ennesimo atto di una sostanziale incapacità dell’Amministrazione comunale nel saper affrontare con intelligenza importanti questioni che interessano la comunità rodigina e, più in generale, polesana.
Oltre che un atto di arroganza politica quanto avanzato da parte del sindaco Piva, rappresenta una richiesta priva di efficacia in quanto le società sono regolate da norme di legge che nulla hanno a che fare con le esigenze politiche dettate da necessità spartitorie.
Salvo che, proprio nel rispetto di quelle stesse regole non si proceda attraverso procedure societarie e non imposizioni politiche!
Il richiamo poi a presunti valori etici per applicare criteri spartitori secondo il vecchio manuale Cencelli, sarebbe persino esilarante se non fosse il sintomo di una degenerazione politica alla quale nemmeno il sindaco Piva, così lontano dalla politica dei partiti come egli stesso sostiene, riesce (o non vuole) sottrarsi.
L’etica nelle scelte vorrebbe che, rispondendo alle necessità di contenere i costi della politica, si procedesse in una analisi attenta delle esigenze legate al territorio e si avviasse conseguentemente un significativo restringimento del numero delle società partecipate fondendone le funzioni e riducendone gli organismi.
In questo percorso, per altro già sollecitato anche dal sottoscritto in Consiglio comunale, troverebbe anche da parte di Sel e Idv interlocutori attenti e disponibili.
Infine, se quanto riportato dalla stampa risultasse vero, il primo atto conseguente alla presa di posizione del sindaco dovrebbero essere le dimissioni dell’Assessore Zangirolami che ha rappresentato il Comune nei vari passaggi societari e che non ha saputo garantire gli interessi della Amministrazione comunale che rappresentava.

24 maggio 2011

Al ballottaggio del 29 e 30 maggio uniti con il centrosinistra per sostenere Federico Frigato

Come da sempre sostenuto da parte di Sel e Idv, le elezioni del 15 e 16 maggio hanno sostituito le primarie di coalizione che non si sono effettuate per mancanza di accordo tra le varie forze politiche che si richiamano al centro sinistra.
Con coerenza, verificato che il candidato sindaco uscito dalla prima tornata elettorale con il maggior numero di consensi è risultato essere Federico Frigato, abbiamo convenuto sulla opportunità di presentarci uniti al ballottaggio attraverso l’apparentamento con le forze del centro sinistra disponibili.

 
Ritenendo che molti punti contenuti nel programma elettorale del candidato Frigato siano in linea con il nostro programma, abbiamo posto l’esigenza di rafforzarne alcuni punti e di implementare il suo programma con alcuni contenuti del nostro, premettendo che l’accordo rimane comunque subordinato ad un quadro di riferimento delle possibili alleanze che non vada oltre il centro sinistra.

Questi i punti concordati nella riunione tenutasi in sede del PD a Rovigo tra le delegazioni presenti nell’incontro di venerdi 20 maggio:

  • priorità alle politiche sociali puntando al riassetto della struttura e delle funzioni dell’Assessorato preposto alle politiche di welfare locale, che deve essere sempre più in grado di fornire risposte rapide ed efficaci alla domanda di sostegno proveniente dalla società rodigina;
  • riduzione delle Aziende e degli Enti di pubblica utilità, sia quelle in proprietà che quelle partecipate dal Comune, procedendo dove necessario alla loro unificazione e razionalizzazione;
  • riconferma e rafforzamento dei vincoli già adottati in merito alla possibilità di insediare nuove unità produttive nel territorio comunale, operando nel contempo affinché anche gli impianti già esistenti ottemperino agli obiettivi di salvaguardia dell’ambiente;
  • interventi mirati alla rivisitazione del PAT agendo sulle prerogative esercitabili in sede locale;
  • puntare alla riorganizzazione funzionale e gestionale di alcuni Assessorati, attraverso la riqualificazione e la rimotivazione del personale al fine di migliorarne l’efficienza e in modo tale da ridurre al minimo indispensabile il ricorso alle consulenze esterne all’Ente;
  • individuazione degli Assessori adottando criteri di competenza e di incompatibilità dovute a possibili conflitti di interesse;
  • adozione del Registro dei Testamenti Biologici da parte del Comune di Rovigo.
Infine Sel e Idv ritengono necessario affermare la piena adesione al programma attraverso il diretto coinvolgimento nel governo della città, sia nell’Esecutivo che negli Enti che andranno a ridefinizione in conseguenza del nuovo quadro amministrativo
 
  Le Segreterie provinciali di Italia dei Valori e di Sinistra Ecologia Libertà
Rovigo 21 maggio 2011
         

17 maggio 2011

Informazione Referendum: mercoledì 18 ai Grandi Fiumi Gianni Mattioli sul nucleare

Gli impegni pressanti di questi giorni per le elezioni ci hanno impedito finora di dedicarci come dovremmo all'informazione sui referendum che, nonostante il silenzio delle Istituzioni deputate ad una libera e democratica informazione, si terranno il 12-13 giugno. Cioè fra neanche un mese!
Vista la situazione dell'informazione pubblica bisognerà dare una mano e adoperarsi in tutti i modi per far girare le notizie e convincere tutti ad andare a votare per raggiungere il Quorum.
Sfruttiamo perciò tutti i canali possibili: dai nostri blog,  a facebook a Twitter. Adoperiamo la fantasia per raggiungere tutti. Solo così possiamo farcela!

Per parlare dei temi referendari è previsto un incontro pubblico domani sera mercoledì 18 maggio, alle ore 21, presso la Sala Flumina del Museo dei Grandi Fiumi a Rovigo, dove  il prof. Gianni Mattioli interverrà sul nucleare e Luciano Marangoni coordinatore del comitato provinciale Acqua Bene Comune spiegherà i quesiti referendari che riguardano l'acqua.
In sintesi: ci saranno in tutto 4 quesiti, quindi 4 schede:
i primi due quesiti riguardano l'acqua (ACQUA BENE COMUNE): il primo è per la gestione pubblica del servizio idrico, il secondo per impedire di fare profitti dall'acqua.  
 Il terzo ed il quarto quesito, entrambi promossi dall'Italia dei Valori, sono rispettivamente contro la costruzione di nuove centrali nucleari (FERMIAMO IL NUCLEARE) ed il "legittimo impedimento".

.

Risultati elettorali al primo turno: le dichiarazioni di Nalin alla stampa

L'esito dello scrutinio ci dice che con 1774 voti  Giovanni Nalin raggiunge il 6,13% dei voti. Si attesta al quarto posto dopo Piva, Frigato e Furin.
I risultati non ci soddisfano pienamente:  a dire il vero ci aspettavamo qualcosa di più.

Qui le prime dichiarazioni a caldo fatte alla stampa ieri sera in tarda serata:

Da Il Gazzettino di Rovigo, martedì 17 maggio 2011:
Nalin: "Un punto di partenza"
"Coalizione del centrosinistra indebolita dalla scelta del Pd di non fare le primarie"

«Siamo sotto il punto di partenza previsto, ma non sono deluso. Da qui inizia il cammino per radicare l’idea di partito dentro movimento al suo debutto elettorale a Rovigo come il Sinistra Ecologia Libertà e per proseguire il positivo laboratorio allestito insieme all’Italia dei Valori».
È un Giovanni Nalin non soddisfatto, ma sereno, quello che commenta il 6% circa di voti conquistato da Sel-Idv, quarta forza politica del panorama rodigino. «Ci aspettavamo un risultato intorno all’8-10%, ma non abbiamo avuto il riscontro - prosegue - Ora intendiamo rappresentare l’elettorato di una sinistra di governo che si basa su programmi e principi, non su logiche spartitorie». Consequenziale il possibile apparentamento al ballottaggio con il centrosinistra di Federico Frigato. «Non compete a noi, ma a chi va al ballottaggio proporre un confronto. Se Frigato lo farà chiederemo chiarezza sul perimetro delle alleanze, tema sul quale in precedenza non abbiamo avuto risposta, e sui programmi. Non ci interessano le logiche spartitorie. Sono uscito dal Pd perchè non mi sentivo rappresentato, non mi interessa allearmici a ogni costo».
Sull’exploit dei Grillini, oltre un punto sopra Sel-Idv, afferma: «Il fenomeno deve far riflettere. È un termometro da considerare per un indirizzo di buona e oculata politica». Sull’analisi a 360° del voto conclude: «Il centrosinistra paga complessivamente il prezzo dalla frantumazione prodotta dalla scelta del Pd di non andare alle primarie. Questo ha impoverito tutta la coalizione, non solo il partito. Dove si sono fatte le primarie, come a Milano e Torino, presentando una coalizione forte e coesa, c’è stato un risultato ampiamente positivo. A Rovigo dove si sono evitate no. Non si tratta di un caso».

13 maggio 2011

Io e Rovigo


Io e Rovigo from Mattia Bertin on Vimeo.

trascrizione:

"Uno dovrebbe scegliere me perchè rappresento un elemento di rottura rispetto alla continuità che una certa classe politica ha rappresentato in questo territorio.
E anche perchè porto un'eperienza, che è quella del sindacato, in questo caso la CGIL, che ha toccato i problemi presenti sull territorio visti in un'ottica diversa da quella che tradizionalmente intercetta la politica ...
Sono venuto a Rovigo per lavoro e mi ci sono stabilito perchè mi ci trovo bene"

Cosa ti piace?

La città è a misura d'uomo ed è vivibile.
Tutto sommato una sintonia con la cultura della mia zona di origine è quella che ho trovato in Polesine in particolare
"

Nalin contro la Lega: "Inserzione razzista"

articolo tratto dal Corriere del Veneto del 13 maggio 2011

12 maggio 2011

CHIUSURA CAMPAGNA ELETTORALE

Chiusura della campagna elettorale.

Il ritrovo per tutti  è  domani 13 maggio  in Piazza Roma alle ore 17.30 a Rovigo.
Con noi sarà presente Massimo Donadi, capogruppo alla Camera per l'IDV

Il tutto sarà accompagnato da buona musica.
Vi aspettiamo!




Giovanni Nalin: la cura del territorio


La cura del territorio from Mattia Bertin on Vimeo.

Intervista de "Il Gazzettino" del giorno 11 maggio 2011
IL TERRITORIO VA DIFESO E CURATO
ROVIGO - (F.P.) La lunga attività sindacale non è forse estranea al dato peculiare che Giovanni Nalin, candidato sindaco di Sinistra e Libertà e Italia dei valori, ha voluto dare alla propria campagna elettorale. La sua proposta parte da una visione d'insieme mai individualista per dar vita a una vera comunità a misura di cittadino.
Da dove vuole iniziare? «Direi dalla cura del territorio in senso lato, fatto di ambiente e paesaggio, ma anche di patrimonio artistico e culturale, tradizioni locali compresa quella dell'acqua, tutto beni comuni da valorizzare attraverso una gestione veramente pubblica. Sono la ricchezza collettiva e vanno messi al servizio della comunità con una reale possibilità di sviluppo per la città e il suo territorio. Su questa linea abbiamo dato rilievo alla riqualificazione dei parchi pubblici e delle aree attrezzate per l'attività sportiva e ricreativa, alla promozione degli orti sociali, al completamento della rete delle piste ciclabili, a un servizio di recupero, riutilizzo e riciclo dei rifiuti più efficiente. Resta fermo il contrasto all'insediamento di attività nocive e inquinanti, e al consumo del territorio».
Sul futuro del Corso cosa proponete? «Va tenuto libero dal traffico automobilistico e vanno creati parcheggi scambiatori collegati a ecobus navetta. Fondamentale sarà offrire un biglietto unico multiservizi a fasce orarie con possibilità di noleggio bici».
Sul fronte culturale? «Va ridata centralità alle attività artistiche e culturali con il recupero di spazi storici, riqualificando i luoghi pubblici dismessi per aprirli alle realtà presenti. Si può pensare al rilancio di eventi di qualità, alla riapertura di sale cinema e percorsi gastronomici legati alle radici agricole».
Il senso di comunità proposto da Nalin poggia anche su principi di partecipazione e responsabilizzazione.
«Verificare e valutare l'operato degli amministratori e la trasparenza sono cardini di una comunità non rassegnata e ripiegata su se stessa. Rendere i cittadini protagonisti delle scelte produrrà servizi migliori e meno sprechi. Un esempio classico sono le frazioni: spenti i riflettori elettorali, finiscono nel dimenticatoio. Proponiamo, invece, la creazione delle consulte civiche di quartiere e frazione per avere un rapporto diretto con il Palazzo. Siamo convinti che il passaggio da un'ottica solamente assistenziale a un’ottica relazionale, possa promuovere una vera emancipazione delle persone svantaggiate o non autosufficienti, realizzando una reale riqualificazione e innovazione delle Politiche sociali. Anche il sostegno alle famiglie dovrà poggiare sul loro coinvolgimento nelle scelte gestionali degli istituti scolastici ed assistenziali. Infine il mondo del lavoro: per ridurre disoccupazione e precarietà, il Comune deve farsi attore di tavoli di confronto con le categorie economiche e sociali interessate» 

11 maggio 2011

La cultura, il cuore pulsante della città


La cultura from Mattia Bertin on Vimeo.




Il cuore di una città, non la cornice
di Camilla Ferrari
da RovigoOggi.it

Portare “la poesia nei fatti”, attacca così, citando Nichi Vendola, l’intervista di approfondimento sulle tematiche culturali ad Elia Barchetta già portavoce provinciale di Sinistra ecologia e libertà, e oggi delegato da Giovanni Nalin, candidato sindaco per Sel e Idv, quale referente per il settore cultura. “Per concepire una nuova logica politica è necessario cominciare a pensare ad un nuovo approccio alla cultura. La cultura infatti deve diventare il cuore pulsante di una città senza relegarla invece al ruolo di semplice e misera cornice".

Perché puntare sulla cultura è importante secondo voi?
"Semplice - risponde Barchetta - innalzare il livello culturale di una città da la possibilità al cittadino di effettuare scelte sempre più consapevoli, acquisire sempre maggiori strumenti per cominciare ad essere finalmente protagonisti. La qualità della vita non si misura solo sulla base del Pil, ma anche sulla ricchezza culturale e sulla capacità di soddisfare le esigenze legate alle necessità di relazione tra cittadini.
Occorre incentivare una educazione estetica che permetta di godere di un benessere economico".

Sì, ma non tutti godono di benessere economico, un lavoratore a basso reddito, generalmente non sacrifica le sue risorse per assistere ad eventi culturali. Come risponde in proposito?

continua a leggere sul sito di RovigoOggi.it ...

10 maggio 2011

Più fraternità e più bellezza, in un mondo di pace

Il brano è tratto dall'intervento di Nichi Vendola sabato 7 maggio a Rovigo.

"Tante volte l'impeto della destra populista è proprio condito di offese, di contumelie e di ragionamenti molto semplificati. Si insinua l'idea che la complessità sia un'invenzione e che la cultura sia qualcosa per anime debosciate. 
In fondo Goebbels diceva: "Quando sento la parola cultura metto mano al revolver". 

Noi su quel ring della boxe, dove la politica diventa contesa come le giostre medievali, come i duelli rusticani, noi non ci dobbiam salire. 

Credetemi noi la politica la dobbiamo vivere come una occasione di conoscenza, come una forma di autoeducazione alla complessità. E, se posso dirlo, contro il plebeismo di un linguaggio urlato  e di una pornografia di Stato, noi dobbiamo riscoprire l'eleganza della battaglia politica fatta di passioni alte.
 ...
Nella vita si perde e si vince. Ma per noi la politica deve essere una semina. Seminare idee di futuro, seminare pensieri lunghi, seminare antidoti all'intolleranza, all'ignoranza, alla violenza. Seminare idee di quella che un profeta della mia terra, un grande uomo di Chiesa e di pace come don Tonino Bello chiamava la convivialità delle differenze. E' una semina  buona.

Le campagne elettorali non sono diverse dalle campagne dei contadini. 
... 
Le mie campagne sono state le più aspre perchè erano: pietra, deserto. I contadini hanno dovuto dissodarle, han dovuto sputare veleno per tirar su un germoglio. E poi arrivava il freddo e bruciava il germoglio. E poi ricominciavano e ricominciavano ancora.
...
Ecco, le campagne elettorali sono così: si tratta di coltivare in profondità, di entrare nella vita materiale  delle persone,  di saper ascoltare  e di saper costruire una prospettiva di speranza.  
Di uscire fuori da questa condizione di claustrofobia, in cui ci sentiamo oppressi tra quelli che invocano l'utentica "razza Piave" e quelli che invocano il forno purificatore. 
Noi vogliamo soltanto invocare più fraternità e più bellezza in un mondo di pace."

7 maggio 2011

Grazie di cuore a tutti!

Oggi abbiamo vissuto una giornata di straordinaria intensità con la presenza di Nichi Vendola a Rovigo.
I giorni che hanno preceduto quello odierno sono stati densi di preoccupazioni e timori di non riuscire a garantire una partecipazione adeguata a questo evento: piazza impegnativa per le dimensioni, soprattutto dopo la grande manifestazione della Cgil di ieri che avrebbe fatto da riferimento. 
Attorno alle 10,30 eravamo ancora pochi e un po’ dispersi, con fare forse scaramantico, per la piazza. Poi i bravissimi amici de “La Cattiva Strada” hanno iniziato a suonare brani di De Andrè e in poco tempo abbiamo visto la piazza animarsi.
E qui è d’obbligo un primo ringraziamento a tutti loro e a Walter Sigolo in particolare che, oltre a suonare benissimo la fisarmonica, è anche candidato consigliere nella nostra lista. 
Minuto dopo minuto la piazza si è fatta via via sempre più “importante” fino ad eguagliare quella di ieri dello sciopero della Cgil. Da non credere!

Nichi Vendola, partito da Treviso e diretto a Bologna, per poi concludere la sua poco riposante giornata a Cento, è salito sul palco verso le 11,30 dove è stato accolto dal calore di una piazza gremita di persone. 
Assieme a lui sul palco erano disposti tutti i candidati consiglieri donne e uomini della nostra lista che si stanno impegnando da settimane in una campagna elettorale faticosa, per noi ricca “solo” di soddisfazioni e di entusiasmo. Di soldi nemmeno l’ombra!
Qui ci sta il secondo ringraziamento rivolto a tutti loro.

Poi ha rotto il ghiaccio Mirko Bolzoni illustrando brevemente (?) lo stato della politica rodigina in chiave elettorale. Un grazie di cuore anche a lui per la sua generosità!
Dopo un mio breve intervento, la parola è passata a Nichi che ha saputo trascinare e coinvolgere i presenti come pochi altri sanno fare, con un intervento lucido e appassionato.
Un ringraziamento di cuore per quello che ha detto, per come lo ha detto e per essere venuto a Rovigo a sostenere la mia candidatura a sindaco. 
Grazie Nichi!

Infine grazie con tutto il cuore a voi che eravate in piazza, sotto un sole cocente e che siete rimasti con noi fino alle 12,30 con passione, partecipazione e grande entusiasmo. 
Voi siete la nostra vera forza e per voi faremo tutto quanto sta nelle nostre possibilità per vincere queste elezioni. 
Gli altri cercano “effetti speciali” mentre abbiamo attorno a noi “persone speciali”. 
Sono orgoglioso di essere il vostro candidato e spero, col vostro aiuto, di essere il vostro sindaco.
Grazie a tutte e tutti voi.

Giovanni Nalin

Rassegna stampa da Rovigo Oggi: Arriva Nichi il PD trema

da Rovigo Oggi
ARRIVA NICHI, IL PD TREMA
di Camilla Ferrari

Piazza Vittorio Emanuele II assolata e gremita di gente per ascoltare l’intervento di Nichi Vendola segretario nazionale di Sel, a Rovigo a sostegno della campagna elettorale di Giovanni Nalin candidato sindaco per Sel e Idv. Applausi e consensi per Vendola che affronta le questioni politiche più cocenti del paese: società, cultura, immigrazione, lavoro e ambiente senza farsi mancare un duro attacco al Pd di Rovigo e alla maggioranza di governo

Rovigo 7 maggio - A Rovigo il Pd non ha accettato di fare le primarie per il centro sinistra, è una scelta di settarismo secondo lei? Questa è la domanda rivolta al leader di Sinistra ecologia e libertà Nichi Vendola prima di salire sul palco di piazza Vittorio Emanuele II.



“Quando il Pd da prove di settarismo – risponde Vendola - come nel caso di Rovigo, sbaglia molto, perché ci sono pezzi di Pd in giro per l’Italia che faticano a capire che il mondo è cambiato, e anche l’Italia. Non si può pensare di costruire le alleanze politiche con l’arroganza. Bisogna avere umiltà capacità di ascolto, e affrontare una cosa che è nello statuto del Pd, le primarie appunto”.

E sono circa un migliaio i rodigini a dargli ragione, tutti raccolti questa mattina in Piazza Vittorio Emanuele in attesa di ascoltare le parole di Nichi Vendola, leader di Sel e presidente della regione Puglia, giunto a Rovigo per sostenere Giovanni Nalin candidato sindaco di Sel e Idv.

Dopo l’intervento di Nalin prende la parola Nichi Vendola. “L’unico patriottismo utile è quello umano - esordisce Vendola tra gli applausi -. Questo senso nazionalistico piccolo, legato a misere beghe di paese, costituisce il danno più grande per l’Italia. E’ necessario riprendere a vivere la politica per rimettere in pista il senso della convivenza. Ma come si può, per esempio, concentrarsi su una misera politica del cabotaggio, delle ricette da cucina? Come si fa a vivere nella politica delle furbizie mentre un intero ecosistema sta andando in tilt?”.
Vendola si riferisce al drammatico terremoto giapponese sul quale da circa un mese, fa notare, è calato il silenzio dei media. “Alla base - prosegue Vendola - sta il tentativo di boicottaggio del referendum per il nucleare e l’acqua pubblica previsto nei prossimi 12 e 13 di giugno. Berlusconi trema per questo referendum. Cambiare le norme appena varate a favore del nucleare e abolirle, subito dopo il terremoto in Giappone, è solo una strategia del presidente del consiglio che sul nucleare ha interessi specifici insieme al presidente francese Sarkozy. Le norme verranno presto reintegrate, infatti. Tutto questo taglia e cuci nasce per evitare che la gente partecipi al referendum, mentre in Giappone circa 100 milioni di tonnellate di macerie completamente radioattive restano depositate senza che nessuno scienziato sappia come smaltirle”.

Ma nessuno ne parla, insiste Nichi Vendola, che tocca, in quaranta minuti, quasi tutte le questioni fondamentali del paese. Tra tutte spicca la questione del lavoro, precarietà e sicurezza. “Ma perché non si parla di amianto per esempio? Nella mia città – prosegue Vendola - ho visto gli operai morire uno ad uno a causa delle fibre tossiche, ed ora, voglio che lo sappiate, è il turno delle loro mogli, che lavavano le tute impregnate di quella fibra maledetta”.
Infine Nichi Vendola non si fa mancare nemmeno un commento sul caso Ruby, ma non sembra essere la giovane il problema, quanto piuttosto i suoi coetanei, quella generazione di ragazzi rinchiusi nel triste cerchio del precariato, la generazione del “lavoro mai”. Poi la questione immigrazione, “quanto perderebbe l’Italia – continua Vendola - se la lega riuscisse un giorno a realizzare il suo sogno di eliminare dal paese gli immigrati? Ecco, se questo si avverasse, il nostro paese dovrebbe confrontarsi con problemi non da poco. Intanto quell’8% di pil prodotto proprio dai lavoratori extracomunitari e poi quei 2 milioni di badanti che sembrano diventate oramai indispensabili. Stiamo parlando di quella stessa Lega che parla di Roma ladrona ma se ne sta nella capitale e anche ben comoda”.

Parla, Nichi Vendola, di un Italia impreparata ad accogliere il diverso, un Italia incapace di captare la grande rivoluzione democratica in atto nei paesi nord Africani e mediorientali, un’Italia che preferisce parlare delle nomine dei sottosegretari, invece di affrontare problemi e pianificare soluzioni, un Italia garantista, “che garantisce i garantiti ed è giustizialista con i poveri cristi”.
“Bisogna lottare contro questa cultura della mercificazione, così radicata nella maggioranza. E’ una cultura della compravendita, legata anche alle persone. E’ la cultura populista della paura, quella dei cittadini che preferiscono fare la politica con il bastone piuttosto che scegliere la via dell’accoglienza. E’ necessario oggi far rinascere la cultura, quella vera e complessa, per una riscoperta dell’eleganza e della bellezza”.



Nichi Vendola a Rovigo: le prime foto di oggi

Queste sono le prime foto scattate oggi con Nichi Vendola. Prossimamente il video.



Molte altre foto sul profilo Facebook Nalin Sindaco di Rovigo

6 maggio 2011

Nichi Vendola a Rovigo domani 7 maggio con Giovanni Nalin

Domani Nichi Vendola sarà con noi nella Piazza più bella della città.
E' per noi una grande gioia poterlo accogliere ed ascoltare. Quel che dice riesce sempre a superare i confini della politica con la "p" minuscola, quella cioè dei piccoli recinti e dei piccoli egoismi.

Viene a Rovigo a sostegno del nostro candidato sindaco Giovanni Nalin.
Siete tutti invitati ad esserci, comunque la pensiate.

5 maggio 2011

"Immigrati e immondizia": un consiglio al signor Onofri

Lettera inviata alla redazione de "La Voce di Rovigo"

Gentile redazione de "La Voce", mi ero ripromesso di misurare gli interventi e di autoapplicarmi un codice di sobrietà preventiva nelle dichiarazioni per questa tornata elettorale amministrativa.
Dopo aver letto le dichiarazioni a titolo difensivo del signor Onofri, per le frasi lanciate su Facebook a proposito del ruolo di "immondizia" rappresentato dai mussulmani in quanto tali, ho dovuto recedere da quei buoni propositi.
Trovo le sue argomentazioni di un'inconsistenza disperante, soprattutto laddove si vuole assimilare una cultura millenaria, che ha innervato la cultura europea al pari di altre tradizioni di pensiero, dall'ebraica, alla cattolica, alla illuminista, ai comportamenti criminali di singoli individui provenienti da aree geografiche a maggioranza islamica.

Una volta per tutte: chi compie un reato previsto dal nostro codice, in particolare uno fra i più odiosi come la violenza su una donna, va arrestato, giudicato e condannato. Punto.
Tessere attorno ad un episodio per quanto odioso, una serie di commenti di stampo razzista, con riferimenti "ai forni" (quelli dove furono sterminati milioni di ebrei poco più di mezzo secolo fa) trovandoli ironici contributi alla discussione, indica da sé il livello tribale che esprime questa subcultura di una destra aggrappata alla peggiore storia italiana recente, incapace, in forza di un'ignoranza condivisa con avvinazzate combriccole da bar, di esprimere opinioni minimamente fondate e commisurate ai fatti e incline come nei western classici al processo sommario, al linciaggio e al pogrom contro chiunque condivida tratti somatici, linguaggio e cultura di eventuali responsabili di reati.

Un amichevole consiglio signor Onofri e, le assicuro senza ironia, si documenti un po' di più, studi, misuri le cose che dice ed eviti lo sbraco telematico che come ben sa equivale ormai ad esporsi al pubblico ludibrio.

Per parte mia non nutro sentimenti di odio nei confronti di nessun essere umano e tanto meno nei confronti di miei compatrioti. Credo che i comportamenti delittuosi vadano pereseguiti ovunque vengano compiuti e da chiunque se ne renda responsabile al di là del suo pigmento.

Claudio Luciano
per "Sinistra, Ecologia, Libertà" - Rovigo

4 maggio 2011

Credibilità dei candidati questione aperta: Giovanni Nalin risponde


Ho letto con interesse la lettera del signor Giorgio Ruffini pubblicata dal vostro quotidiano lo scorso 28 aprile dal titolo “Credibilità candidati questione aperta”.
La prima parte della lettera si sofferma sulla crisi di credibilità della politica nei confronti del corpo elettorale.
Confutare questo dato di fatto è difficile anche se, credo, andrebbero approfondite le cause di tale stato di cose, altrimenti se ne potrebbe desumere semplicisticamente che ciò dipenda in gran parte dalla “sola” frantumazione politica in atto nel nostro Paese come pure a Rovigo.
Capisco bene non essere questo l’intento del signor Ruffini, “costretto” da ragioni di spazio più alla evidenza del fenomeno che alla analisi delle cause che lo determinano.
E tuttavia mi permetto di accennare al fatto che dalla caduta della cosiddetta “prima Repubblica”, abbiamo assistito alla discesa in campo di forze politiche come la Lega e di soggetti come Silvio Berlusconi che, sfruttando magistralmente una fase di sbandamento sociale e politico dell’intero Paese, hanno imposto la loro cultura dell’antipolitica, aiutati nel loro progetto dall’incapacità dei Partiti tradizionali di rinnovarsi, tutti presi dall’idea balzana che bastasse scimmiottare questi soggetti per restare saldi in sella.
Nel contempo i Partiti, da corpi intermedi della rappresentanza sociale e degli interessi di parte, hanno finito per restringere sempre più il perimetro del loro agire entro angusti confini sufficienti solo a garantire il loro gruppo dirigente, allontanandosi in tal modo sempre più dai cittadini.
Rovigo non fa certo eccezione rispetto a questo quadro.
Anche da noi a Rovigo sono presenti gli stessi problemi che la politica nazionale evidenzia:
undici candidati a sindaco con ventisei liste sono una cartina di tornasole innegabile!
Le sollecitazioni del signor Ruffini ad azioni improntate alla massima trasparenza non possono che trovarmi d’accordo.
La mia candidatura a sindaco, sostenuta da Sel e Idv, si è incardinata sull’ennesimo errore da parte del Pd locale che ha rifiutato le primarie di coalizione che avrebbero contribuito a riunificare il centro sinistra e a far tornare i cittadini protagonisti delle scelte della politica.
Il mio impegno ha quindi assunto l’obiettivo di rappresentare un punto di riferimento per una parte dell’elettorato di centro sinistra in uno scenario deteriorato dalle scelte incomprensibili di chi, al di là delle dichiarazioni ufficiali, prima ha messo in discussione il rapporto con il sindaco Merchiori e poi ha voluto imporre un candidato senza il vaglio delle primarie, ancora una volta ignorando le istanze che provenivano dalla società.
Per altro, tanto Sel quanto Idv, non erano presenti nel Consiglio comunale uscente e quindi sono di fatto forze politiche che rappresentano punti di novità reale nel quadro amministrativo rodigino.
Per quanto attiene infine alle sollecitazioni finali proposte dal signor Ruffini ai candidati a sindaco:
sono nato 57 anni or sono a Legnago (Vr) dove ho vissuto sino a quando mi sono trasferito a Rovigo per assumere l’incarico di Segretario Generale della Cgil nel 2004, ho due figlie di 27 e 14 anni e sono pensionato da agosto 2010 dopo oltre 40 anni di lavoro e il mio reddito attuale si aggira sui ventimila euro annui.
Figlio unico, orfano di padre dall’età di 11 anni, terminata la scuola dell’obbligo ho iniziato a lavorare in una azienda metalmeccanica dove sono rimasto per 14 anni con la mansione di operaio tornitore. Nel frattempo mi sono diplomato geometra e successivamente ho intrapreso gli studi in sociologia a Trento.
Nel 1983 ho iniziato la mia esperienza di dirigente sindacale che si è conclusa col pensionamento.
Nei sei anni di impegno in Polesine e a Rovigo come Segretario della Cgil, oltre ad apprezzare genti e luoghi di questo splendido territorio al punto di trasferirvi la mia residenza, ho avuto la possibilità di conoscere pienamente il mondo del lavoro, il sistema delle imprese, i rapporti con le Istituzioni, le dinamiche sociali e politiche.
Credo di poter affermare senza supponenza che pochi altri candidati possano avere avuto analoga opportunità di conoscere direttamente Rovigo e il Polesine nelle sue varie sfaccettature.
I punti che caratterizzano il nostro programma sono già stati ampiamente trattati nelle varie iniziative e credo siano oramai a conoscenza degli elettori e dei cittadini che comunque avremo modo di contattare direttamente nelle molte iniziative elettorali programmate e alle quali li invitiamo sin d’ora.
Credo inoltre superfluo riaffermare che l’obiettivo principale, per quanto mi riguarda, è non consegnare l’amministrazione della città al centro destra.
Infine, in coerenza con quanto abbiamo sostenuto da sempre rispetto alla nostra assoluta indisponibilità a considerare gli esiti elettorali come l’occasione di consolidare ambizioni personali tese a soddisfare interessi soggettivi a scapito di quelli collettivi, ci dichiariamo sin d’ora disponibili a ricercare esclusivamente le “buone pratiche” per raggiungere l’obiettivo di amministrare la nostra città restando rigorosamente vincolati a questo principio.

Giovanni Nalin 
Candidato sindaco per Sel e Idv


Rovigo 03 maggio 2011

3 maggio 2011

Leoluca Orlando con Italia dei Valori a Rovigo: "La legalità anche negli Enti locali"

Ieri a Rovigo in Pescheria si è tenuto l'incontro  organizzato dall'Italia dei Valori dal titolo "La legalità anche negli Enti locali" con Leoluca Orlando.

Orlando, data la sua comprovata esperienza e competenza,  si è soffermato sulla necessità di pretendere e ricercare la piena legalità nella gestione dei Comuni, delle Provincie, e delle Aziende derivate.

La Sua vita contrassegnata da una impareggiabile coerenza comportamentale serve da esempio e vale come monito, in momenti così torbidi, per trasmettere alle nuove generazioni e ai cittadini in generale un segno di certezza e di guida.

Beppe D'Alba

29 aprile 2011

Da Adria oggi Di Pietro: pieno sostegno a Giovanni Nalin

Oggi Antonio Di Pietro è venuto ad Adria per sostenere il candidato Sindaco del centrosinistra Paolo Ruzza.
Nell'occasione il leader dell'Italia dei Valori ha incontrato anche Giovanni Nalin assicurandogli il suo sostegno nell'impegno per la battaglia politica nelle elezioni comunali di Rovigo.
Di Pietro non ha potuto intervenire direttamente anche a Rovigo per altri impegni in Veneto.

Video di Giovanni Nalin: La sicurezza e i migranti

La sicurezza e i migranti from Mattia Bertin on Vimeo.

Nalin critica duramente Piva sulla sicurezza

Nalin critica Piva sulla sicurezza

28 aprile 2011

Linee guida per una città a mobilità sostenibile

Proposte Programmatiche:

Mantenimento della chiusura al traffico motoristico privato di Corso del Popolo nelle due direzioni ed elaborazione e attuazione di un nuovo piano del traffico che recepisca le inevitabili variazioni della mobilità urbana ed extra urbana, razionalizzando il sistema di percorribilità e scorrimento nelle vie adiacenti le Z.T.L. (Zone a Traffico Limitato).

Avviamento di una campagna di educazione e sensibilizzazione permanente dei cittadini alla “Mobilità Sostenibile”, creazione di uno “sportello dedicato” per informare e facilitare l’accesso ai servizi in alternativa all’utilizzo dell’auto privata .

Potenziamento e rinnovamento del parco Minibus (riconversione a metano o biocombustibili), e riqualificazione dei mezzi per renderli più funzionali (trasporto di borse spesa, oggetti ingombranti ecc.)

Completamento delle piste ciclabili centro-frazioni, ed implementazione e miglioramento di quelle all’interno del circuito cittadino.

Creazione di un Bus Navetta verso e da studio 16 nelle serate di maggior affluenza (con conseguente ricaduta positiva in fatto di sicurezza stradale e di impegno da parte dei genitori nel trasporto dei ragazzi senza automobile).

Istituzione di una linea circolare esterna/interna il centro storico riservata ai minibus ecologici con possibilità di attraversamento della zona ciclo-pedonale.

Creazione di 3 parcheggi scambiatori a nord (Piazzale CENSER), a ovest (Piazzale di Vittorio : multipiano e area circostante) e a est (Ex Piazza d’armi, nella zona antistante la futura nuova Questura)

Istituzione di una linea diretta andata e ritorno servita da minibus ecologici: Parcheggio Piazzale Di Vittorio – Piazzale Appiotti – Parcheggio Ex Piazza D’Armi, a percorrenza continua con attesa di max 10 min tra una corsa e l’altra.

Creazione di una tariffa unica multi-servizi: biglietto unico a fasce orarie o abbonamento servizi, comprendente: posto parcheggio, ticket autobus o noleggio bici direttamente in corrispondenza dei parking, e possibilità di accedere a sconti o offerte promozionali tramite accordo con negozi convenzionati e biglietto/abbonamento unico per lavoratori pendolari e studenti treno +bus/bicicletta come già realizzato in altre città.

Incentivazione ed educazione all’uso della bicicletta, e potenziamento del servizio pubblico attraverso la creazione di punti di ritiro/deposito dislocati in vari punti della città ed in particolare presso Stazione Ferroviaria e Parcheggi Scambiatori, creazione di un sistema di controllo GPS per scoraggiare i furti delle bici messe a disposizione dei cittadini.

Razionalizzazione delle linee esterne che collegano centro e frazioni, unificando ove possibile il servizio bus con quello corriere dedicato al trasporto provinciale.

Creazione di un servizio di “Car Pooling” (trasporto privato condiviso) centro/frazioni, utilizzabile con un semplice servizio (telefonico/web) di prenotazione gratuita. Con un costo irrisorio verranno facilitati gli spostamenti di pendolari, anziani e studenti con possibilità di integrare il servizio di trasporto pubblico.

Possibilità di accedere a tariffe agevolate per quanto riguarda parcheggi e servizio minibus per chi decide una volta raggiunto il centro città di avvalersi dei servizi “Car Pooling” e/o parcheggi scambiatori+bus/bicicletta.

Razionalizzazione del sistema di parcheggi, garantendo comunque la presenza dei posti auto non a pagamento in luoghi non eccessivamente dislocati ed in accordo con la percentuale stabilita per legge in rapporto a quelli delimitati da linea blu, istituire “Parcheggi Rosa”, locati nei punti sensibili e presso i servizi di pubblica utilità.

Recupero e riqualificazione attraverso un Concorso di idee Internazionale di un'unica area multi-servizi di pubblica utilità presso la ex Caserma Silvestri e riqualificazione dell’ex Ospedale Maddalena. Tali aree potrebbero concentrare ed ospitare la sede di alcune scuole superiori (Es. Sede Liceo Classico e Magistrali) attualmente locate in Centro Storico.

26 aprile 2011

I candidati di SEL: Le ragioni di una scelta

Lo stile è tutto e la nostra diversità vorrebbe nutrirsi di un modo di essere che renda giustizia nella pratica alle cose che pensiamo e sosteniamo. 

Cosa ha convinto un gruppo di persone con disparate provenienze e che si è allargato cammin facendo ad aderire al progetto di “Sinistra, Ecologia e Libertà”? 
Non c’è dubbio, la capacità attrattiva delle argomentazioni e del linguaggio di Nichi Vendola, hanno avuto per molti di noi un ruolo decisivo. Non solo per i più giovani, ma anche per quanti sono reduci da esperienze di militanza attiva nei partiti della sinistra e nel sindacato.
Quello nel quale ci siamo riconosciuti è lo sforzo faticoso di sottrarsi al risucchio melmoso di quello che la politica è diventata in questo paese e a cui pochi si sottraggono, soprattutto dal primo palesarsi di Berlusconi nel 1994.
L’inevitabile crollo non solo di ciò che va sotto il nome di Prima Repubblica, ma dell’ordine mondiale conseguenza della spartizione territoriale e ideologica successiva al secondo conflitto planetario, ha aperto scenari nuovi per avventurieri di ogni risma.

Non abbiamo nessuna nostalgia per le ideologie che hanno plasmato il Novecento.
Per quello che ci riguarda crediamo di aver sufficientemente elaborato il fallimento del comunismo storico. Da speranza di libertà ed emancipazione per le classi lavoratrici, a progressiva imposizione di sistemi autocratici che pretendevano di imporsi come soli autentici interpreti delle aspirazioni di riscatto delle classi subalterne.
Ci si pone un obiettivo, ma si fa poi ricorso a mezzi che quell’obiettivo stravolgono.
E da qui un crescendo di violenza, sopraffazione, eliminazione di chiunque venga individuato come nemico.
Insomma l’utopia libertaria comunista si è rovesciata nel suo contrario.
Da dove ripartire allora?

Le parole che abbiamo scelto per la nostra campagna elettorale sono “Cura delle persone, cura del territorio”. (continua a leggere)

23 aprile 2011

Corso del Popolo chiuso, con una revisione della viabilità

foto del Corso del Popolo chiuso al traffico degli autoveicoli (da ROVIGOOGGI.it)
Da Il Gazzettino Venerdì 22 Aprile 2011, pagina di Rovigo
di Franco Pavan

Nalin Corso chiuso - ma rivediamo la viabilità


La precedenza va all'annuncio che sta già facendo sognare il popolo idivista: venerdì 29 in Pescheria arriva Antonio Di Pietro. E un'oretta dopo sarà ad Adria. Se anche Niki Vendola dovesse fare un passaggio a Rovigo, la campagna elettorale della coalizione tra Sel e Idv per portare Giovanni Nalin a Palazzo Nodari farebbe davvero un colpo da filotto.

Si è aperta con questo annuncio nella sede di Idv l'incontro per approfondire temi specifici delle proposte elettorali delle liste di Nalin. «Dopo aver presentato le nostre linee programmatiche - ha esordito il candidato con a fianco gli aspiranti consiglieri Massimo Zanella, Giuseppe D'Alba ed Elia Barchetta - adesso puntiamo i riflettori sulla viabilità. Premettiamo di essere contro la riapertura al traffico di corso del Popolo, ma puntiamo a una rivisitazione generale di tutta la mobilità cittadina. Ripetiamo che il Corso non deve essere un problema legato a necessità contingenti. Crediamo vadano messi alcuni punti fermi su un argomento senza dubbio delicato. Per esempio si dovrà distinguere il traffico di chi arriva in città per i negozi e di chi ha necessità di servizio. Per l'ormai sicuramente prossima ex caserma Silvestri, vorremmo un concorso di idee internazionale come si è fatto a Rovereto. Sarebbe interessante concentrarvi tutti i servizi come Asm e Polesine acque, liberando aree di pregio da riutilizzare senza fini speculativi. Proponiamo anche dei parcheggi scambiatori, almeno tre, che rendano l'accesso al centro facile, veloce e continuo. Sul Corso, evitando di farvi transitare grandi e pesanti bus, si possono concordare con i commercianti benefici per i consumatori. Ruolo fondamentale lo avranno le biciclette e i percorsi a queste dedicati. Con bici pubbliche in dotazione si può iniziare un cambio di mentalità negli spostamenti cittadini».

Non è mancato un appunto al commercio urbano che per Nalin a volte soffre non per la Ztl o la scarsità di parcheggi, ma per questioni di offerta qualitativa non all'altezza su prodotti e proposte commerciali.

Barchetta, D'Alba e Zanella hanno sottolineato i dati salienti della proposta di Idv e Sel sulla mobilità, mettendo l'accento tra l'altro sulla necessità di razionalizzare le linee esterne di traffico che collegano centro e frazioni con l'unificazione dei servizi bus ed extraurbani. Una novità quasi avveniristica sarebbe la creazione di un servizio di car pooling tra il centro e le frazioni integrato da un servizio di prenotazione via web previa registrazione telematica di chi vuole usufruirne.

Il segretario provinciale di Idv Francesco Ennio rilancia una vecchia proposta: «Ci sono due scuole come il Roccati e il Celio che potrebbero essere portate al Maddalena - ha detto Ennio - un'operazione che toglierebbe dal centro l'inutile e anacronistico intasamento che provocano le scuole nei centri».

21 aprile 2011

Luca Telese con "Nichi Vendola - Comizi d'amore": in Italia c'è bisogno di sinistra

All'aperitivo letterario del 19 aprile scorso con Luca Telese, noto giornalista del Fatto Quotidiano e di La7, c'è stata buona partecipazione di persone interessate e sostenitori. L'incontro in cui il giornalista presentava il suo libro "Nichi Vendola: Comizi d'amore", organizzato da Sel Rovigo,  è stato introdotto da Francesco Gennaro. Al tavolo dei relatori anche il candidato sindaco Giovanni Nalin.

Diversi gli spunti offerti da Gennaro a Telese per partire nella sua presentazione: dalla situazione di crisi che sta vivendo la sinistra e in particolare il Partito Democratico, anche a livello locale; alla storia recentissima di formazione di Sinistra ecologia libertà con il suo leader Nichi Vendola, definito da qualcuno un fenomeno mediatico; alla domanda se sia giusto o meno mettere il nome di un leader nel nome di un partito anche a sinistra.  Infine Gennaro ha chiesto se il libro non  rischi di essere un po' apologetico ed agiografico.

Telese ha risposto a tutto parlando fitto fitto per quasi un'ora e snocciolando ad una ad una le ragioni che lo hanno portato a scrivere un libro su Nichi Vendola.
Telese è  un uomo di sinistra e il suo libro nasce partendo da uno dei primi incontri con Vendola negli anni Ottanta, nella FGCI. Già allora fu profondamente colpito dagli interventi di quel ragazzo che parlava quasi sempre a braccio. Parlava di sè e dei suoi sentimenti per gli amici, le persone sofferenti; parlava della sua vita. Erano discorsi certamente fuori dagli schemi e già allora oltre le ideologie. Per fare un esempio Vendola, mentre partecipava ad un viaggio in Unione Sovietica con la FGCI,  fu arrestato per essersi recato a parlare con i dissidenti moscoviti ed omosessuali. 
Vendola già allora diceva, come oggi, che la radicalità non è estremismo ma l'andare nel profondo delle cose. Dimostrava di avere antenne per capire le trasformazioni dei tempi.  

Molti, anche ora, ragionano solo in termini di alleanze elettorali, non hanno la visione del tempo. "La Storia, anche in questi ultimi tempi, spazza via tutti gli uomini della Realpolitik, uomini come Massimo D'Alema, che hanno lo sguardo "miope di chi non ha la visione del tempo e lavora in un eterno presente in cui tutte le risposte sembrano giuste oggi e sono sbagliate domani".

Crollò il muro di Berlino e sotto le macerie finirono anche le sinistre in Italia. Secondo Telese "si persero i legami con la storia del paese. La sinistra rimase una specie di organismo etico che non riusciva più a dare  risposte concrete alle persone. Non c'era più identità, nè ragione sociale." 
Iniziò allora la diaspora socialista ed esplosero le sinistre. "E' stata la scomposizione dei frammenti di verità della sinistra. Prima ognuno, come dice Gaber, era più di uno: era l'uomo che cammina per la strada, ma era il gabbiano che sta sopra la sua testa e che guarda lontano. Ora una sinistra si è presa i sogni e l'altra il pragmatismo, una si è disancorata dalla realtà e l'altra è diventata burocrazia."

Telese pensa che il progetto di Vendola con Sinistra ecologia libertà possa dare una risposta al bisogno di sinistra che innegabilemnte c'è nel nostro Paese. In Sel convivono le diverse anime della sinistra, avversari di un tempo  che ora lavorano nella stessa direzione. E' un partito dove si sta selezionando una classe dirigente giovane, dove ci sono pochi soldi, ma fatto di gente onesta.

Telese racconta nel suo libro la campagna elettorale in Puglia che porta Nichi Vendola alla seconda vittoria consecutiva della Regione. La gente lo segue e lo ama. La classe dirigente dei politici non capisce perchè Vendola si ostini a rischiare tanto, mettendosi apertamente in competizione con i grandi partiti ed i grandi leader del centrosinistra, primo fra tutti Massimo D'Alema. I partiti cambiano spesso il nome, ma purtroppo le classi dirigenti rimangono inalterate. E ancora adesso, anche a sinistra, chi non accetta imposizioni dall'alto viene spesso messo nell'angolo. "Vendola ha rischiato l'osso del collo. Non aveva nessuno dei dirigenti della sinistra che lo sostenesse. Sapeva che se avesse perso avrebbe perso tutto. E ha rischiato con coraggio".
Secondo Telese "Berlusconi ha costruito un blocco sociale, con la stampella della Lega e quella dell'egoismo degli imprenditori, dell'antistato, dei sovversivismi delle classi dirigenti."  Un blocco sociale feroce e terribilmente concreto. 
Se si vuole sconfiggere il berlusconismo bisogna farlo come Vendola con coraggio, rischiando di farsi male. Non si può essere disponibili a trattare (come spesso è il PD).

Telese ha concluso parlando a lungo della sua esperienza a Mirafiori, e della sua intervista per il Fatto Quotidiano ad una persona che avesse dichiarato apertamente di votare no al referendum sul contratto con cui Marchionne ha ricattato gli operai della Fiat. Ha trovato una donna, la coraggiosa Maria Epifani, cassaintegrata, 900 euro al mese. Grazie a questa esperienza,  che non smette di essere toccante anche per Telese, è possibile capire e fare luce sulla realtà della vita e delle condizioni di lavoro degli operai della Fiat.

L'incontro è stato concluso dal candidato sindaco Giovanni Nalin.

16 aprile 2011

Giovanni Nalin presenta la lista di Sinistra ecologia libertà. Parole chiave: dialogo, coinvolgimento e partecipazione



Giovanni Nalin, candidato sindaco per Rovigo, venerdì 15 aprile ha presentato la lista di Sinistra ecologia libertà. Molti i volti nuovi di giovani e donne che con entusiasmo si affacciano alla politica. Nalin e i candidati che lo sostengono dichiarano di porsi in linea di continuità rispetto all'amministrazione uscente di centrosinistra, non in assoluto ma soprattutto nei principi guida che in sintesi sono: dialogo, coinvolgimento e partecipazione, riportare i cittadini ad essere soggetti attivi nelle scelte della amministrazione.

Dopo l'intervento iniziale di Nalin, qui riportato, diversi altri candidati sono intervenuti per ripondere alle domande dei giornalisti, interessati in particolare a chiarire i rapporti di Sinistra ecologia e libertà e di Nalin rispetto al PD.

In particolare Francesco Gennaro ha messo in evidenza come Sel si voglia distinguere con chiarezza soprattutto rispetto alle pratiche di una classe politica che ormai da tempo, anche nell'area del centrosinistra, non risponde più ad interessi generali, ma a logiche particolari. Ad esempio nel Programma del candidato sindaco Giovanni Nalin si parla di ridurre gli enti di secondo grado, non di moltiplicarli, magari inutilmente e per esigenze che nulla hanno a che vedere con la collettività. Sempre Gennaro ha chiarito che le alleanze con il PD non sono obbligatorie, ma legate alla volontà di perseguire obiettivi comuni.

Elia Barchetta ha chiarito ulteriormente il concetto spiegando come Sinistra ecologia e libertà e Giovanni Nalin non abbiano come avversari il PD, ma la Lega e le destre.  Ha osservato come, dove ci sono state le condizioni, come ad esempio ad Adria, là si è fatta una alleanza fra tutte le forze del centrosinistra (quindi anche con il PD).

Anche Cinzia Sivier, prima consigliera del PD ora passata a Sel, è intervenuta a seguito delle polemiche sorte sul suo abbandono del PD. Ha spiegato come nel PD fosse venuto meno lo spazio di partecipazione, tanto che pensava di abbandonare la politica. Ora con Sel, dove si sente accolta, pensa di poter invece riprendere con entusiasmo.

Infine, come è emerso da varie parti, se finora non è stato possibile unire tutta la coalizione di centrosinistra con un unico candidato sindaco, si affronterà il primo turno come se fossero le primarie, contando di raggiungere il ballottaggio.  E sperando alla fine di poter vincere con tutto il centro sinistra.

12 aprile 2011

Giovanni Nalin sulla iniziativa di sabato contro il precariato "Il nostro tempo è adesso"

il gazebo dei ragazzi della Rete degli studenti di Rovigo
Anche a Rovigo, come in tutta Italia, alcuni giovani coraggiosi della Rete degli studenti medi ed universitari, con la CGIL, hanno dato vita sabato scorso ad una iniziativa contro la precarietà chiamata: "Il nostro tempo è adesso - la vita non aspetta".
D. A Rovigo non c'è stata molta partecipazione giovanile. Ma non è un problema che riguarda tutti? Secondo te manca la consapevolezza oppure è disillusione?
R. I giovani hanno sempre un rapporto precario con le iniziative che non vengono direttamente promosse da loro stessi e questa, per quanto libera, non lo era. A volte pensiamo che di uno stesso problema vi sia una percezione univoca tra diverse generazioni ma non sempre è così. Dobbiamo saper condividere i sentimenti dei giovani senza filtrare il loro agire attraverso le nostre chiavi di lettura.

D. Alcuni ragazzi con cui ho parlato della Rete degli studenti dicono che secondo loro soprattutto si tratta di mancanza di speranza di poter incidere per un cambiamento. Tu cosa ne pensi?

R. La speranza bisogna alimentarla attraverso azioni in grado di produrre risultati tangibili ed ultimamente non si sono raggiunti risultati significativi seppure si siano prodotte iniziative importanti e questo può produrre frustrazioni pericolose nei giovani.

D. Un tuo giudizio sul taglio dato alla iniziativa: la scatola delle idee (una scatola vera e propria), un bel modo per raccogliere le proposte di tutti, non si è trattato di una manifestazione di protesta.

R. E’ stata una manifestazione che voleva sensibilizzare l’opinione pubblica attraverso una azione di testimonianza diretta dei giovani. 
uno dei tabelloni del gazebo
In ogni caso è stato importante proporsi alla cittadinanza.

D. Qual'è la tua idea per dare risposte a chi sulla sua pelle vive il dramma del lavoro precario?

R. Non è facile dare risposte alla precarizzazione del lavoro agendo a livello locale quando vi sono norme di legge e volontà politiche che sostengono queste forme di lavoro. 
Serve una decisa sterzata legislativa che dovrà essere stimolata da una decisa azione di contrasto e di proposta alternativa sostenuta da una costante iniziativa di coinvolgimento sociale.

D. Buona parte del precariato si trova nel settore pubblico. Da sindaco cosa pensi che potrai fare?  
R. Il precariato tocca tanto i settori del pubblico impiego quanto quelli del privato. Credo che il compito primario di una Amministrazione Locale sia quello di dare il segno, seppure in modo parziale, che si può invertire questa tendenza (vedi quanto fatto dalla Amministrazione guidata da Merchiori che ha trasformato oltre una ventina di precari in tempi indeterminati), generando in tal modo una coscienza civile in grado di contrastare il disegno di chi intende il lavoro come sfruttamento.
Concretamente si potrebbe intervenire anche per strutturare forme di welfare locale in grado di dare risposte concrete a chi è costretto a vivere di lavoro precario.

5 aprile 2011

Gazebo in piazza - 3 aprile

In questa stagione  essere in piazza la domenica mattina con il nostro gazebo per incontrare le persone di Rovigo e farci conoscere è proprio una festa.
Postiamo alcune foto di domenica scorsa.

3 aprile 2011

Una Rovigo verde al Cento per cento

L'apertura della campagna elettorale con Paolo Cento di venerdì sera, dedicata ai temi ambientali, è un chiaro segnale di voler porre la questione ambientale al centro delle politiche della città. L'incontro è stato moderato dalla giornalista Melania Ruggini.

Paolo Cento ha sottolineato con forza nel suo intervento iniziale che le questioni ambientale, economica e sociale sono fortemente interconnesse e quindi in realtà facce della stessa medaglia. Da un sistema industriale vecchio, come quello di Marchionne, fondato ancora sulla produzione di auto; alla produzione di energia con combustibili fossili e ora, nei programmi di questo Governo, con il ritorno al nucleare, un tipo di economia insostenibile e predatrice sta dando i frutti amari della distruzione del nostro territorio e a di tutto il pianeta. Cento ha ricordato quindi l'importante appuntamento referendario del 12 e 13 giugno contro il nucleare e per l'acqua pubblica, e dato il proprio sostegno al candidato sindaco Giovanni Nalin.


Partenza tutta verde quindi per Nalin che ha parlato di uno studio, che dal calcolo delle superficie dei tetti della città ipotizza un loro utilizzo per la produzione di energia dal sole; il Comune potrebbe avvalersi di un progetto simile, erogando contributi ai cittadini e avendo poi di ritorno i ricavi, per l'energia prodotta in eccesso ed immessa nella rete.

Partendo dall'energia nucleare e da Fukushima, il fisico Ruben Farinelli ha spiegato con parole semplici come funziona una centrale nucleare: alla fine si tratta sempre di far muovere le turbine producendo vapore dall'acqua. Ha spiegato quali sono le misure di sicurezza e, rispetto a vantaggi molto relativi, la disparità dei rischi da contaminazione radioattiva, nel caso degli incidenti, come ora in Giappone.

Beppe D'Alba, candidato consigliere, ha messo in risalto il suo impegno nel referendum contro il nucleare promosso dall'IdV e contro tutti i sistemi di produzione di energia ad alto costo per l'ambiente, compresa la produzione di energia  con il carbone "pulito", come avverrà nel Delta del Po.

Francesco Barcaro ha infine parlato della sua attività di operatore nel campo delle energie rinnovabili e del risparmio energetico e della necessità di un forte sostegno pubblico all'innovazione. Le politiche dell'attuale governo hanno di fatto messo in crisi le aziende delle energie rinnovabili sorte  anche nel nostro territorio e lasciato soli i privati.

Carlo Costantini del Comitato per i due sì al referendum contro il nucleare e per l'acqua pubblica ha sollecitato una forte partecipazione, soprattutto per il raggiungimento del quorum.

Negli interventi dei sostenitori e nelle conclusioni finali  di Giovanni Nalin  è emersa la  forte volontà di  dare vita ad una Rovigo verde al cento per cento.