4 maggio 2011

Credibilità dei candidati questione aperta: Giovanni Nalin risponde


Ho letto con interesse la lettera del signor Giorgio Ruffini pubblicata dal vostro quotidiano lo scorso 28 aprile dal titolo “Credibilità candidati questione aperta”.
La prima parte della lettera si sofferma sulla crisi di credibilità della politica nei confronti del corpo elettorale.
Confutare questo dato di fatto è difficile anche se, credo, andrebbero approfondite le cause di tale stato di cose, altrimenti se ne potrebbe desumere semplicisticamente che ciò dipenda in gran parte dalla “sola” frantumazione politica in atto nel nostro Paese come pure a Rovigo.
Capisco bene non essere questo l’intento del signor Ruffini, “costretto” da ragioni di spazio più alla evidenza del fenomeno che alla analisi delle cause che lo determinano.
E tuttavia mi permetto di accennare al fatto che dalla caduta della cosiddetta “prima Repubblica”, abbiamo assistito alla discesa in campo di forze politiche come la Lega e di soggetti come Silvio Berlusconi che, sfruttando magistralmente una fase di sbandamento sociale e politico dell’intero Paese, hanno imposto la loro cultura dell’antipolitica, aiutati nel loro progetto dall’incapacità dei Partiti tradizionali di rinnovarsi, tutti presi dall’idea balzana che bastasse scimmiottare questi soggetti per restare saldi in sella.
Nel contempo i Partiti, da corpi intermedi della rappresentanza sociale e degli interessi di parte, hanno finito per restringere sempre più il perimetro del loro agire entro angusti confini sufficienti solo a garantire il loro gruppo dirigente, allontanandosi in tal modo sempre più dai cittadini.
Rovigo non fa certo eccezione rispetto a questo quadro.
Anche da noi a Rovigo sono presenti gli stessi problemi che la politica nazionale evidenzia:
undici candidati a sindaco con ventisei liste sono una cartina di tornasole innegabile!
Le sollecitazioni del signor Ruffini ad azioni improntate alla massima trasparenza non possono che trovarmi d’accordo.
La mia candidatura a sindaco, sostenuta da Sel e Idv, si è incardinata sull’ennesimo errore da parte del Pd locale che ha rifiutato le primarie di coalizione che avrebbero contribuito a riunificare il centro sinistra e a far tornare i cittadini protagonisti delle scelte della politica.
Il mio impegno ha quindi assunto l’obiettivo di rappresentare un punto di riferimento per una parte dell’elettorato di centro sinistra in uno scenario deteriorato dalle scelte incomprensibili di chi, al di là delle dichiarazioni ufficiali, prima ha messo in discussione il rapporto con il sindaco Merchiori e poi ha voluto imporre un candidato senza il vaglio delle primarie, ancora una volta ignorando le istanze che provenivano dalla società.
Per altro, tanto Sel quanto Idv, non erano presenti nel Consiglio comunale uscente e quindi sono di fatto forze politiche che rappresentano punti di novità reale nel quadro amministrativo rodigino.
Per quanto attiene infine alle sollecitazioni finali proposte dal signor Ruffini ai candidati a sindaco:
sono nato 57 anni or sono a Legnago (Vr) dove ho vissuto sino a quando mi sono trasferito a Rovigo per assumere l’incarico di Segretario Generale della Cgil nel 2004, ho due figlie di 27 e 14 anni e sono pensionato da agosto 2010 dopo oltre 40 anni di lavoro e il mio reddito attuale si aggira sui ventimila euro annui.
Figlio unico, orfano di padre dall’età di 11 anni, terminata la scuola dell’obbligo ho iniziato a lavorare in una azienda metalmeccanica dove sono rimasto per 14 anni con la mansione di operaio tornitore. Nel frattempo mi sono diplomato geometra e successivamente ho intrapreso gli studi in sociologia a Trento.
Nel 1983 ho iniziato la mia esperienza di dirigente sindacale che si è conclusa col pensionamento.
Nei sei anni di impegno in Polesine e a Rovigo come Segretario della Cgil, oltre ad apprezzare genti e luoghi di questo splendido territorio al punto di trasferirvi la mia residenza, ho avuto la possibilità di conoscere pienamente il mondo del lavoro, il sistema delle imprese, i rapporti con le Istituzioni, le dinamiche sociali e politiche.
Credo di poter affermare senza supponenza che pochi altri candidati possano avere avuto analoga opportunità di conoscere direttamente Rovigo e il Polesine nelle sue varie sfaccettature.
I punti che caratterizzano il nostro programma sono già stati ampiamente trattati nelle varie iniziative e credo siano oramai a conoscenza degli elettori e dei cittadini che comunque avremo modo di contattare direttamente nelle molte iniziative elettorali programmate e alle quali li invitiamo sin d’ora.
Credo inoltre superfluo riaffermare che l’obiettivo principale, per quanto mi riguarda, è non consegnare l’amministrazione della città al centro destra.
Infine, in coerenza con quanto abbiamo sostenuto da sempre rispetto alla nostra assoluta indisponibilità a considerare gli esiti elettorali come l’occasione di consolidare ambizioni personali tese a soddisfare interessi soggettivi a scapito di quelli collettivi, ci dichiariamo sin d’ora disponibili a ricercare esclusivamente le “buone pratiche” per raggiungere l’obiettivo di amministrare la nostra città restando rigorosamente vincolati a questo principio.

Giovanni Nalin 
Candidato sindaco per Sel e Idv


Rovigo 03 maggio 2011

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